restauro e ricostruzione di un edificio demolito dalla guerra nel centro storico de “la venezia” a livorno

restauro e ricostruzione ad uso residenziale, direzionale ed commerciale di un complesso edilizio nel centro storico nel quartiere de “La Venezia”, Via Strozzi – Via Uffizio dei Grani, Livorno

sito quartiere de "la Venezia", centro storico e interno al pentagono buontalentiano di Livorno
anno 2001-2005
costo dell'opera / dimensione € 3,5 ml (25 unità residenziali, 6 fondi commerciali/dierzionali)
progetto arch. Fabrizio Filippelli e arch. Giuesppe Gagliano progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva e direzione lavori
collaboratori strutture ing. Luigi Pucini, impianti ing. Carlo Campera
committente Unipol Spa, Bologna
impresa di costruzione Opere Edili e Impiantistiche: Progedim Srl, Roma, Opere in acciaio: Officina Ragnini
programma l’immobile interessato dal progetto riguarda un manufatto che aveva in origine un’integrità volumetrica, tipologica, ed architettonica di impianto tardo seicentesco, ad uso di magazzino al piano terra (caratterizzato da volte a crociera su pilastri in pietra di "panchina"), mentre al piano primo gli ampi locali erano destinati al deposito e all'asciugatura per ventilazione dei grani. A seguito dei bombardamenti, dello stato di abbandono e delle parziali ricostruzioni del tutto contingenti ed improprie, l’immobile ha perduto la sua integrità: ai fini di un vero recupero architettonico e restauro scientifico del manufatto, è apparso corretto intervenire ricostruendo all'esterno la sua immagine unitaria, e al piano terra restaurare e ricostruire tutte le volte a crociera, che seguono una matrice abbastanza regolare di circa mt 5,60. L’intervento architettonico di recupero e di ristrutturazione dell’edificio si può sintetizzare nella compresenza di tre diverse filosofie del progetto, che forse nel loro insieme rispondono ad un unico principio, definibile come “restauro finalizzato alla rigenerazione fisica e funzionale di un immobile storico”: - da una parte si è proceduto al ripristino di elementi originari sulla base della documentazione storica (le volte a crociera, la continuità della copertura) ed alla messa in luce, sulla base del rilievo, di alcuni particolari, materiali, frammenti a tutt’oggi ancora esistenti; - dall’altra si sono disegnate nuove figure quali, in particolare, le aperture al piano terra, quelle esterne al piano primo, raddoppiando le finestre nel modulo strutturale, ed in generale tutto il sistema dei prospetti, in particolare quello lato ovest, generati dall’inserimento della tipologia delle corti; questa operazione è stata condotta seguendo il rapporto molto stretto tra linguaggio compositivo e tecniche costruttive originarie ed attuali; - infine si sono introdotti elementi d’invenzione, come il sistema delle corti ai due piani superiori (che si presentano come veri e propri spazi vivibili a carattere semipubblico, oltreché come tipologie che restituiscono condizioni abitabili alle unità del secondo piano), il blocco scala-ascensore-lucernario, le pensiline in metallo a protezione ed esaltazione del nuovo prospetto sulla piazza.
sketch
disegni & render
foto